Ordine di un elemento in un gruppo

L'ordine di un elemento \( g \) in un gruppo \( (G, \cdot) \), indicato spesso con \( |g| \), è il più piccolo intero positivo \( r \) per il quale la potenza dell'elemento $ g^r $ è uguale all'elemento neutro $ e $ del gruppo $$  g^r = e  $$

Se questo numero intero positivo $ r $ esiste, diremo che l'elemento $ g $ ha un ordine n (o periodo n).

Se invece non esiste, cioè se non importa quante volte applichiamo l'operazione del gruppo all'elemento \( g \), non otterremo mai l'elemento neutro, allora diciamo che \( g \) ha ordine infinito.

Quest'ultima situazione si verifica in genere nei gruppi infiniti, come \( (Z, +) \), il gruppo degli interi con l'operazione di addizione.

In termini più pratici, se consideriamo un gruppo finito come \( (Z_n, +) \), l'ordine di un elemento corrisponde al numero di volte che dobbiamo sommare quell'elemento con se stesso per ottenere un risultato che è congruo a zero modulo \( n \), che è l'elemento neutro nel contesto dell'addizione modulo \( n \).

Esempi

Ecco alcuni esempi per chiarire il concetto:

Nel gruppo \( (Z_4, +) \), dove \( Z_4 \) rappresenta le classi di resto modulo \( 4 \), l'elemento \( 1 \) ha ordine \( 4 \) perché \( 1+1+1+1 = 4 \equiv 0 \) modulo \( 4 \).

Significa che sommando \( 1 \) a se stesso quattro volte, si ottiene \( 0 \), l'elemento neutro del gruppo.

example

Esempio 2

Sempre in \( (Z_4, +) \), l'elemento \( 2 \) ha ordine \( 2 \) poiché \( 2+2 = 4 \equiv 0 \) modulo \( 4 \).

Solo due somme sono necessarie per ritornare allo zero, che è l'elemento neutro.

esempio

Esempio 3

Calcoliamo l'ordine dell'elemento \( 3 \) in \( Z_4 \):

$$ 3 + 3 \equiv 6 \equiv 2 \mod 4 $$

$$ 3 + 3 + 3 \equiv 9 \equiv 1 \mod 4 $$

$$ 3 + 3 + 3 + 3 \equiv 12 \equiv 0 \mod 4 $$

La prima somma non dà 0 modulo 4, e nemmeno la seconda.

Tuttavia, la terza somma, che equivale a sommare \( 3 \) quattro volte, dà un risultato di 0 modulo 4.

Questo significa che \( 3 \) ha ordine 4 in \( Z_4 \) perché \( 4 \) è il più piccolo intero positivo che moltiplicato per \( 3 \) dà un risultato che è un multiplo di \( 4 \), che è lo stesso di dire che è congruente a 0 modulo 4

esempio

Esempio 4

L'elemento neutro di qualsiasi gruppo ha sempre ordine \( 1 \), perché qualsiasi elemento neutro, per definizione, soddisfa la proprietà \( e = e \).

Ad esempio, nel gruppo (Z_4, +) \) modulo 4 lo zero è già l'elemento neutro del gruppo.

lo zero ha ordine uno

Esempio 5

Per \( (Z, +) \), che è il gruppo di tutti gli interi sotto l'operazione di addizione, ogni elemento \( a \neq 0 \) ha ordine infinito.

Questo accade perché se non partiamo da \( 0 \), non importa quante volte aggiungiamo \( a \) a se stesso, non arriveremo mai all'elemento neutro \( 0 \).

L'ordine di un elemento in un gruppo è un concetto fondamentale in algebra astratta e nella teoria dei gruppi, poiché ha implicazioni dirette sulle strutture dei gruppi e sulle loro proprietà, come la ciclicità di un gruppo o la possibilità di costruire sottogruppi generati da singoli elementi.

Ordine infinito di un elemento

Se un elemento \( g \) di un gruppo \( G \) ha un ordine (o periodo) infinito, significa che per ogni intero positivo \( n \), l'elemento \( g^n \) non è mai uguale all'elemento neutro del gruppo \( e \). Ad eccezione del caso \( g^0 = e \) che vale per definizione in qualsiasi gruppo.

Quindi, se prendiamo due interi \( s \) e \( t \) tali che \( s \neq t \), allora \( g^s \) e \( g^t \) sono due elementi distinti del gruppo \( G \).

Questo accade perché, dato che \( g \) ha ordine infinito, non ci sono due potenze distinte che portano al medesimo risultato.

Esempio

Per esempio, consideriamo il gruppo additivo \( \mathbb{Z} \), che è l'insieme di tutti gli interi sotto l'operazione di addizione.

L'elemento neutro in questo gruppo è \( 0 \), e ogni elemento (ogni intero) ha ordine infinito: per nessun intero \( n \) diverso da zero avremo che \( n \) sommato a se stesso un certo numero finito di volte darà \( 0 \).

Se prendiamo \( g = 1 \) in \( \mathbb{Z} \), possiamo vedere che \( g^s = s \) e \( g^t = t \) per due interi distinti \( s \) e \( t \) saranno sempre diversi, perché \( s \) e \( t \) sono diversi numeri interi.

Il sottogruppo ciclico generato da \( g \), che in questo caso è \( \langle g \rangle = \{ ..., -3, -2, -1, 0, 1, 2, 3, ... \} \), è chiaramente infinito, poiché contiene un numero infinito di elementi.

Questo esempio mostra come un elemento con ordine infinito in un gruppo \( G \) porta alla formazione di un sottogruppo ciclico infinito \( \langle g \rangle \).

Ordine finito di un elemento

Se un elemento \( g \) in un gruppo \( G \) ha periodo finito \( n \), allora questo elemento \( g \) dà origine a un sottogruppo ciclico \( \langle g \rangle \) avente \( n \) come numero totale di elementi distinti.

La rappresentazione di tale sottogruppo è data da \( \langle g \rangle = \{ e, g, g^2, \ldots, g^{n-1} \} \), dove \( e \) è l'elemento neutro del gruppo, identificabile anche con \( g^0 \).

Per ogni coppia di interi \( s \) e \( t \), gli elementi \( g^s \) e \( g^t \) saranno identici se e soltanto se \( s \) e \( t \) sono congruenti modulo \( n \), cioè se \( s \) è uguale a \( t \) più un multiplo di \( n \).

Esempio

Consideriamo il gruppo delle rotazioni di un cerchio, dove ogni rotazione è determinata da un angolo e l'operazione del gruppo è la composizione delle rotazioni.

Il gruppo è denotato da \( G \) e l'elemento neutro è la rotazione di 0 gradi, che corrisponde all'identità (nessuna rotazione).

Sia \( g \) un elemento di \( G \) che rappresenta una rotazione di 60 gradi. Il periodo di \( g \) è \( n = 6 \) perché dopo sei rotazioni di 60 gradi ritorniamo alla posizione iniziale: \( g^6 = e \), dove \( e \) è l'elemento neutro.

Il sottogruppo ciclico generato da \( g \), denotato \( <g> \), consiste di tutti gli elementi che possono essere rappresentati come potenze di \( g \):

$$  <g> = \{ g^0, g^1, g^2, g^3, g^4, g^5 \} $$

Dove:
 \( g^0 = e \) (la rotazione di 0 gradi)
 \( g^1 \) è una rotazione di 60 gradi
 \( g^2 \) è una rotazione di 120 gradi
 \( g^3 \) è una rotazione di 180 gradi
 \( g^4 \) è una rotazione di 240 gradi
 \( g^5 \) è una rotazione di 300 gradi

Il sottogruppo \( <g> \) ha cardinalità \( n = 6 \), il che significa che contiene sei elementi distinti.

Ora, per quanto riguarda l'uguaglianza delle potenze, se prendiamo due numeri interi \( s \) e \( t \) tali che \( g^s = g^t \), questo sarà vero se e solo se \( s \) è congruente a \( t \) modulo \( n \).

Per esempio, se \( s = 8 \) e \( t = 2 \), abbiamo che \( g^8 = g^2 \) perché \( 8 \) è congruente a \( 2 \) modulo \( 6 \) (cioè, \( 8 \) differisce da \( 2 \) per un multiplo di \( 6 \)).

In termini di rotazioni, questo significa che una rotazione di 480 gradi (equivalente a \( g^8 \)) porta nella stessa posizione di una rotazione di 120 gradi (equivalente a \( g^2 \)), poiché entrambe le rotazioni sono separabili da multipli completi di 360 gradi, che corrispondono a una rotazione completa e quindi non alterano la posizione finale.




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